(USA, 1968)
Non credo ci sia un altro personaggio cinematografico degli anni Sessanta che rappresenti meglio il declino e il fallimento del sogno americano, sbocciato durante il New Deal rooseveltiano, del Ned Merrill di questo bel film.
Tratto dal racconto “The Swimmer” di John Cheever, “Un uomo a nudo” si svolge durante una bella giornata estiva in una contea ricca e florida alle porte di New York. La zona è seminata di splendide ville, molte delle quali hanno una lussuosa piscina, nuovo status symbol dell’upper-class americana.
Proprio nei pressi di una di queste arriva, indossando solo un costume, Ned Merrill (un grande Burt Lancaster) apparentemente un uomo di successo e amato da tutti che, col permesso dei padroni di casa, si tuffa per fare un bagno. Una volta uscito Ned ha un’idea: attraversare la contea nuotando nella piscina di ogni villa che lo separa dalla sua ricca magione.
Ma in ogni piscina che attraversa Ned farà i conti con se stesso e il suo passato che drammaticamente lo hanno portato al fallimento lavorativo e umano.
Splendido e bravo come sempre Lancaster che recita con addosso solo un costume, e a 55 anni suonati mostra un fisico perfetto. La produzione fece rigirare a Sidney Pollack due scene, fra cui quella fondamentale dell’ultima piscina.
Davvero un grande Lancaster e davvero un gran bel film.