“La storia della principessa splendente” di Isao Takahata

(Giappone, 2013)

Dal mitico Studio Ghibli di Hayao Miyazaki arriva questo splendido e crepuscolare “La storia della principessa splendente” diretto Isao Takahata, amico e collega di Miyazaki già dai tempi di “Lupin III”.

Se la storia di Gemma di Bambù è affascinante già di per se stessa, con le immagini di Takahata – che a tutti gli effetti sono una vera e propria opera d’arte – e la loro fantastica animazione, parliamo di 137 minuti struggenti e indimenticabili.

La gioia di vivere e di scoprire il mondo “nonostante tutto” caratterizza le opere del maestro Miyazaki, mentre una languida ma irresistibile tristezza segna invece quelle di Takahata, come nel bellissimo “La tomba per le lucciole” dedicato all’immane tragedia di Hiroshima.

Da vedere.

“Le avventure di Lupin III” di Hayao Miyazaki, Isao Takahata e Masaaka Osumi

(Giappone, 1971-1972)

Il debutto dell’inafferrabile Arsenico Lupin III risale al 1967 sulle pagine del settimanale “Futabasha”, frutto del genio del disegnatore Monkey Punch (al secolo Kazuhiko Katō).

Visto il successo del manga, venne deciso di realizzare una serie animata per la televisione in 23 puntate. A dirigerla vennero chiamati Isao Takahata, Masaaka Osumi e il grande Hayao Miyazaki.

Di tutte le successive serie e lungometraggi che vennero prodotti, dedicati al ladro più simpatico della storia, questi 23 episodi sono quelli che preferisco in assoluto. Goemon, Jigen, la prosperosa Fujiko e il grande Zazà Zenigata vivranno mille altre avventure, ma quelle col buon vecchio Arsenico in giacca verde sono le migliori, così come quella del lungometraggio, realizzato sempre dal maestro Miyazaki “Lupin III – Il castello di Cagliostro” del 1979.

Vera e propria storia della televisione.