“From Hell” di Alan Moore e Eddie Campbell

(Italia Magic Press Edizioni, 2017)

Pubblicato per la prima volta nel 1991, questo romanzo grafico è uno dei più famosi in tutto il mondo.

Pochi anni dopo la libera pubblicazione dei documenti secretati per un secolo dalla Polizia di Sua Maestà britannica, Alan Moore ed Eddie Campbell ricostruiscono gli avvenimenti che – molto probabilmente – si celarono dietro gli efferati e sanguinari omicidi nella Londra vittoriana della fine del XIX secolo, il cui autore – ancora ufficialmente ignoto – venne chiamato dai media “Jack lo squartatore”.

Nell’autunno del 1888 la capitale dell’impero britannico viene insanguinata da quattro atroci delitti di donne i cui corpi vennero letteralmente massacrati e mutilati. Dietro tanta efferatezza, Alan Moore autore del testo, ci identifica le alte sfere dell’impero, arrivando addirittura a indicare come mittente la regina Vittoria, disposta a tutto pur di salvare l’onorabilità di suo nipote, il principe Edoardo, e della corona tutta.

Proprio l’erede al trono Edoardo, libertino e bisessuale, poco prima aveva sposato clandestinamente una giovane ragazza del popolo della quale era innamorato, e da lei aveva avuto un figlio. Quando la notizia arriva alle orecchie di Sua Maestà, questa fa rinchiudere subito in un manicomio la ragazza dopo averla fatta lobotomizzare, spedisce il piccolo anonimamente in un orfanotrofio, e incarica il suo medico personale William Gull di far tacere per sempre le quattro amiche della povera sventurata, le uniche che sono a conoscenza della vicenda.

Gull, esperto chirurgo, che però inizia ad avere i primi segni di squilibro mentale, prende il compito come una missione divina, confondendo l’omicidio di alcune povere sventurate, con qualcosa di “sacro” che lo eleverà moralmente e spiritualmente. Ma il “potere” è dalla sua parte, e gli permetterà di godere di una incredibile immunità con relativi depistaggi da parte di alcuni uomini cruciali di Scotland Yard, tutti legati inesorabilmente alla corona e alla massoneria. Solo l’ispettore Abberline intuisce il vero movente…

Strepitoso, gotico e indimenticabile, questo libro è senza dubbio fra i più riusciti esempi di romanzo grafico mai pubblicati. Non a caso l’inglese Alan Moore (classe 1953) è considerato uno degli autori più poliedrici di spicco degli ultimi decenni avendo al suo attivo, oltre questo tomo, i testi di libri – che poi sono stati adattati per il grande e il piccolo schermo – come: “V per Vendetta”, “Watchmen”, “La Lega degli Straordinari Gentlemen” e “Batman: The Killing Joke”.

Il libro contiene anche due appendici. La prima descrive tutte le fonti, per ogni capitolo, da cui è partito Moore per scrivere i suoi testi. La seconda, che si intitola “La Danza degli Acchiappa-polli”, è dedicata a chi, nel corso degli anni, ha millantato di conoscere la verità su Jack lo squartatore, molto spesso per il proprio tornaconto personale, a partire da alcuni giornalisti contemporanei ai fatti del 1888, che senza il minimo scrupolo sfruttarono la vicenda per vendere più copie. D’altronde il Re Stephen King ha intitolato un suo racconto – e la racconta che lo contiene – “Se scorre il sangue“, proprio dal cinico detto giornalistico “Se scorre il sangue si vende”.

Nel 2001 Albert e Allen Hughes dirigono lo splendido adattamento cinematografico “La vera storia di Jack lo squartatore” con un bravissimo Johnny Depp nei panni di Abberline e il grande Ian Holm in quelli di Gull.

“La vera storia di Jack lo squartatore” di Albert e Allen Hughes

(USA, 2001)

E’ una delle pellicole più gotiche che amo (paragonabile, per esempio, al grande “Dracula” di Francis Ford Coppola), anche perché rivela quello che i documenti secretati per quasi un secolo, una volta pubblicati, hanno permesso di ricostruire sui terrificanti omicidi che sconvolsero Londra nel 1888, creando di fatto nell’immaginario comune l’idea del primo sanguinoso serial killer.

I fratelli Hughes (che poi firmeranno il post-catastrofico e sfizioso “Codice: Genesi” del 2010) ricreano in studio un’inquietante e fascinosa Londra oscura e cupa, teatro ideale per i delitti più truci.

Per fermare la strage di giovani prostitute viene chiamato l’ispettore Frederick Abberline (un gotico quanto fascinoso pure lui Johnny Depp) che in breve tempo intuisce il vero movente “politico” degli omicidi…

Con scene cruenti che lasciano poco all’immaginazione, e una splendida e rossa Heather Graham, “La vera storia di Jack lo squartatore” (ispirato al fumetto “From Hell” firmato da Alan Moore e Eddie Campbell) ci regala due ore di puri brividi farciti da una storia d’amore struggente.

Da vedere, anche da dietro le dita della mano che mettiamo per coprire gli occhi…