(2014, Rizzoli Lizard)
In questo periodo J.J. Abrams è sulla bocca di tutti per la prossima uscita del settimo e attesissimo episodio della saga (…della saghe) di Guerre Stellari “Il risveglio della Forza” da lui diretto.
Ma il poliedrico e geniale autore di “Lost” è anche il coautore di questo romanzo-nel romanzo-nel romanzo… che di fatto spacca il modo tradizionale di leggere e scrivere.
“La nave di Teseo” del titolo è un romanzo del 1949, ultima opera del misterioso scrittore V.M. Straka la cui identità è avvolta in una fitta nebbia.
Ma oltre alla storia stampata c’è ne è un’altra, scritta sullo spazio non stampato delle pagine da due ragazzi che consultando il libro si scambiano idee e tesi sulla vera storia dello scrittore e sulle “cose” nascoste nel romanzo e nelle sue note.
Inoltre, ed è questa forse l’idea più geniale e innovativa, fra le pagine spuntano ogni tanto vecchie cartoline, vecchie foto, mappe disegnate su tovagliolini o articoli di giornali studenteschi che possiedono – spesso ben nascosti – elementi fondamentali per ricostruire le varie storie.
Tanto geniale quanto affascinante.
Alla faccia di chi frigna lagnandosi del fatto che la narrativa, con le innovazioni tecnologiche (che a detta degli autori hanno permesso la realizzazione del volume, impensabile fino a poco tempo fa) stia morendo …poracci!
La letteratura (sia quella cartacea che quella digitale) è viva e combatte con noi!