(Feltrinelli, 2010)
Grande prova d’autore di Daniel Pennac che in questo lungo racconto – per le sue dimensioni romanzo proprio non si può chiamare – ci mostra tutta la sua arte, la sua fantasia e il suo stile, nonostante parli di malattia e dolore fisico.
In una lunga notte del passato, il promettente e ambizioso giovane dottor Galvan è di turno al Pronto Soccorso dell’ospedale in cui presta servizio. Ma la notte, e la sua vita, cambieranno per sempre quando un uomo, seduto in sala d’attesa da molto tempo, crolla a terra privo di sensi. La diagnosi sembra semplice…
Come diceva John Lennon: “La vita è quello che ti capita mentre stai facendo altri progetti” e così Galvan comprenderà amaramente che tutto il tempo passato a immaginare il suo biglietto da visita da professionista affermato …sarà stato solo tempo sprecato.
E comunque, per i più fanatici pennacchiani, il caro Malaussène non stonerebbe di una virgola nel Pronto Soccorso in cui lavora Galvan…